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Questo gruppo di lavoro Fantariciclando  promuove la ricerca intorno al tema dello storytelling applicato. Lo storytelling è una tecnica di comunicazione che aiuta a costruire storie dotate di una struttura che ne favorisca la comprensione e immagini che ne trasmettano le emozioni.

 

Nello storytelling applicato, questa tecnica viene utilizzata per costruire storie, individuali o di gruppo, con uno scopo specifico. Nel nostro caso, questo scopo specifico è la costruzione di una storia guida (storytelling ed educazione), il racconto di una comunità (storytelling e comunità), la sublimazione di una storia personale o la relazione e l’incontro tra storie lontane (storytelling e sociale).

Lo storytelling aiuta a raggiungere questo obiettivo perché le attività individuali e di gruppo che si svolgono per costruire una mindmap o uno storyboard favoriscono naturalmente il lavoro di gruppo, la riscoperta di eventi trascurati, l’individuazione di elementi di unicità e l’aggiunta di emozioni al quotidiano.

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Chi siamo

 

Ci avviciniamo e appassioniamo immediatamente al mondo della narrazione orale nel 2017 a seguito dell’incontro con Giovanna Conforto, storyteller internazionale nonché docente di storytelling presso l’Emerson School of Storytelling di Londra, che diviene la nostra formatrice e mentore e insieme alla quale fondiamo nel 2018 il Centro Italiano Storytelling e organizziamo successivamente vari eventi di narrazione orale prevalentemente locali. Da Giovanna apprendiamo il metodo applicato all’Emerson School of Storytelling, di cui diventiamo successivamente anche formatori, che si basa su un approccio molto personale e istintivo alle storie, dove il contenuto e il processo trasformativo prevalgono sull’estetica e la performance fine a se stessa. Successivamente approfondiamo vari aspetti e approcci della narrazione orale, anche a livello performativo, tramite masterclass e workshop con storyteller prevalentemente stranieri, tra cui Jeeva Raghunath, Margaret Read MacDonald, Antonio Rocha, Laura Simms, Sherry Norfolk, Sheila Wee e Roger Jenkins. In Italia, abbiamo svolto dei workshop con Marco Cortesi, Daniela Piccari e Laura Fatini e abbiamo partecipato a un progetto di narrazione orale “Casola è una favola” nel 2020 e 2021 organizzato da Teatro del Drago di Ravenna con la supervisione, rispettivamente, di Roberto Anglisani e Fioravante Rea. Da tre anni partecipiamo ai laboratori di teatro partecipato di Teatro Due Mondi di Faenza.

 

 

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NarrAzioni

2025-03-08 11:53

author

Storytelling, Storytelling, scuola, laboratorio, Narrazione, Ambiente, Sostenibilità,

NarrAzioni

NarrAzioni empatiche nel design dello spazio relazionale.

Nell’epoca post-narrativa siamo usciti definitivamente dall’incantesimo del racconto rassegnati a precipitare nella mercificazione della storia? No, non tutti. In ogni caso meglio animare il “pensiero narrativo” considerato che tutti pensano in termini di storie ma solo negli ultimi anni a scuola si sta riscoprendo lo storytelling, l’arte del narrare, quale mezzo efficace di riflessione e costruzione di significato. Il 10 marzo parte, per il terzo anno consecutivo, il Progetto NarrAzioni all’Istituto Comprensivo n.5 Tina Gori di Forlì.

 

NarrAzioni empatiche nel design dello spazio. L’oralità contribuisce a sviluppare le capacità di ascolto e stimola l’attenzione tramite un maggior coinvolgimento emotivo rispetto alla lezione frontale. Dal 10 marzo, per quattro settimane, si svilupperà il progetto di “narrazione a braccio” nelle Scuole primarie Tempesta, Squadrani e Seminario condotto dagli storyteller Flavio Milandri e Stefania Ganzini. Con l’Atelier sperimentale NarrAzioni proposto all’Istituto Comprensivo n.5 Tina Gori, coordinatrice generale del progetto, l’insegnante Lisa Ghezzi, si cercherà di trasferire alcuni contenuti metodologici ai bambini per consentire loro di padroneggiare i rudimenti di quest’arte antica così attuale affrontando le fasi: ascolto attivo, mani in pasta (giocare con il metodo), ora racconto io (Future Tellers).

 

Estensione narrativa. Narrare giocando aiuta i bambini a sviluppare le competenze trasversali di uso attivo e passivo del linguaggio, della gestione delle emozioni e delle intelligenze plurime, favorendo al contempo, nel contesto della classe, le capacità relazionali e comunicative. Il terzo anno consecutivo di attività sperimentale nelle classi con NarrAzioni consente anche di costruire un protocollo applicativo per un metodo che con solide radici nella storia dell’uomo è costretto a dialogare fortemente con il presente. Cambiano infatti i modi, i mezzi, i contesti, ma resta immutata per l’uomo l’esigenza di narrare e narrarsi. In effetti esistono ampie evidenze che mostrano come la costruzione narrativa partecipata dei luoghi e degli spazi abbia effetti positivi sullo sviluppo di competenze per tutte le età … .